Contributo del Collettivo Grif
Non vogliamo abituarci!
Non sono morte cinque donne. Ne sono morte di più. Ne muoiono sempre di più.
Il lavoro non nobilita l’uomo (tanto meno la donna), il lavoro non rende liber*, il lavoro UCCIDE!
La tragedia di Barletta, in cui hanno perso la vita cinque donne, Tina, Matilde, Giovanna, Antonella e Maria, quattro di loro operaie lavoratrici in nero e sottopagate, non dovrebbe stupirci.
Dovremmo essere assuefate, abituate alle notizie di morti e infortuni sul lavoro, dovremmo esserlo del definirci precarie, sans papier, del sentirci descrivere come coloro che vivono “per progetti”, progetti a breve termine, continuamente ricalibrati e rinegoziati con quelle oscillazioni che ci spingono da un lato o dall’altro del filo su cui, non senza fatica, ci muoviamo.
Dovremmo esserlo di quel meccanismo che ci tira dentro al lavoro per poi espellerci, vive o morte, al momento buono, come se il nostro biglietto per quella corsa fosse scaduto.
Dovremmo essere abituate a quelle parole d’ordine che usiamo o vengono usate per descriverci; parole d’ordine dal forte contenuto politico ma che ormai poco lasciano al nostro immaginario.
Si sa, la continua esposizione ad una variabile, un termine, un’immagine, una storia o un pericolo ce la rende familiare.
O forse no…forse vogliamo utilizzare quella variabile, termine, immagine, storia o pericolo per non abituarci, per capirne i meccanismi, per ricordarci che dobbiamo costruirci ancora, sulle macerie di un palazzo crollato o di un’impastatrice che ci ha risucchiate, uno spazio, un immaginario che non è mai completo e che deve rappresentarci e tutelarci TUTT*.
Per capire che, per quanto insidiosi, dobbiamo ancora lottare per i diritti, quelli vecchi e quelli nuovi, quelli che abbiamo voluto e quelli che vorremo come soggetti nomadi, migranti, precari, transessuali, omosessuali. Come soggetti che urlano il loro diritto a un’esistenza, a un riconoscimento, a una dignità che non può essere stabilita tramite leggi di mercato o di cittadinanza.
In fondo, non dobbiamo abituarci.
Collettivo LeGrif
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