Ieri sera (13 ottobre 2011) ci siamo trovat* in Logge dei Banchi per un presidio sit-in in segno di lutto e solidarietà per le compagne Tina, Matilde, Giovanna, Antonella e Maria uccise a Barletta dal lavoro.
Ognun* di noi ha acceso un lumino come simbolo della nostra presenza e della nostra resistenza, perché siamo stanch* di dover scendere negli scantinati dei palazzi e di essere costrett* all’invisibilità: senza diritti, senza contratti, senza solidarietà sociale.
Il presidio non è stata soltanto una commemorazione, ma anche un momento per dire e dirci collettivamente che siamo viv* e che non vogliamo più lavorare a qualunque condizione: pensiamo che la questione del lavoro vada affrontata in un modo radicalmente diverso rispetto a quello adottato negli ultimi anni, perché non si dovrebbe morire di lavoro per mantenere un sistema politico-economico che ha come unica legge quella del mercato e ha abdicato alla sua funzione sociale per la causa del profitto. Il trinomio precariato- sfruttamento- assenza di diritti non può essere il prezzo da pagare in silenzio per poter lavorare: non è chi lavora che deve pagare un prezzo -caro quanto la vita- per il proprio lavoro. Eppure questo assurdo logico è il presupposto delle esistenze di molt* di noi.
Vogliamo che ci sia una risposta politica chiara alle nostre esigenze, che si sciolgano le contraddizioni de* governanti che si dispiacciono per le tragedie, immemori delle proprie responsabilità nel creare le condizioni perché queste si verificassero e delle manovre che hanno reso precario e ricattabile il lavoro.
Vi riportiamo sotto alcuni documenti che ci hanno fatto riflettere e che sono stati letti durante la serata ed un articolo di Pisanotizie che ha parlato del sit-in.
Buona lettura!
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A Pisa una fiaccolata per non dimenticare le donne morte a Barletta
Il sit-in, organizzata dal Comitato “Donne 13 febbraio – Se non ora quando” si terrà dalle 19.30 alle 20.30 in piazza XX settenbre
A 10 giorni dalla tragica morte di cinque donne a Barletta Il comitato “Donne 13 febbraio- Se non ora quando”, insieme alla Camera del lavoro, sarà oggi, dalle 19.30 alle 20.30, in piazza XX Settembre (Logge dei Banchi) con un sit-in fiaccolata per esprimere lutto e solidarietà per le operaie che a Barletta hanno perso la propria vita.
E poiché Pisa è città della Luminara, il Comitato si appella a tutti coloro che non potranno essere in piazza affinché in quell’ora alle finestre delle case si accendano luci, candele e lumini ” in segno di lutto per le giovani donne , di solidarietà alle loro famiglie e a tutti/e coloro che, invisibili, lavorano oggi in condizioni analoghe o peggiori, per testimoniare che un popolo grande è con loro per riprendere in mano la lotta per il lavoro, i diritti e l’uguaglianza tutti/e”.
Un’iniziativa voluta per non dimenticare una tragedia che non può e non deve lasciare indifferenti. “Lavoravano senza diritti, senza sicurezza, senza legalità – sottolinea il comitato – Confezionavano tute e magliette per 3,95 € all’ora, moderne schiave di un’ Italia sempre più simile al Sud-Est asiatico”.
Sono passati oltre 100 anni, ricordano “le donne del 13 febbraio”, dalle prime lotte delle mondine, delle sigaraie, delle tessili, e, nonostante ciò, in Italia, le condizioni di vita e di lavoro di troppe donne sono precarie, a rischio, prive di diritti e dignità. “Sono passati oltre cento anni e il potere contrattuale, tanto faticosamente conquistato, sembra essersi sciolto come neve al sole. Non possiamo sottacere le responsabilità dell’attuale governo”.
Anche per questo motivo l’appello ad aderire alla fiaccolata si rivolge anche all’amministrazione comunale e a quella provinciale, affinché sui loro balconi si accendano le luci in segno di lutto per le morti sul lavoro.
Ad aderire anche la CGIL Toscana aderire alla fiaccolata promossa dai Comitati toscani “Se non ora quando”. È fondamentale, commenta la CGIL, è ricordare “e farci ricordare da queste donne che la strada per la democrazia non è mai finita e nulla è mai acquisito per sempre, è necessario che ognuno di noi vigili costantemente”.
Un’adesione che si allinea alla denuncia che, fatti come quelli di Barletta, non sono accadimenti casuali o fatali, ma frutto di politiche che poco fanno per combattere il lavoro nero e garantire la sicurezza sul lavoro. “In questo Paese si perde la vita per pochi euro e il governo come interviene? Taglia le risorse destinate agli organi preposti ai controlli e alle attività ispettive e mantiene in vigore una normativa che anche in caso di accertamento di violazioni prevede limitate sanzioni di carattere amministrativo senza nessuna condanna penale”.
L’appuntamento dunque è alle Logge dei Banchi alle ore 19.30.