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Femminicidio mai +

Si avvicina il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

La Casa della Donna di Pisa , all’interno del programma “La violenza non va in crisi_11” organizza l’iniziativa “Femminicidio mai +” con un flash mob che comporrà con le scarpe un grande simbolo femminista sul Ponte di Mezzo in memoria dei 128 femminicidi avvenuti nel 2011 in Italia, con l’iconografia della campagna “¡Cuidado! El machismo mata!” lanciata dal 2007 in Cile dalla Red Chilena contra la violencia doméstica y sexual e ripresa successivamente in tutto il mondo, come campagna virale.

Segnaliamo anche la pubblicazione del saggio “Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e del femminicidio” di Barbara Spinelli contenuto nel volume “Femicidio: dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere”. Sia il volume sia il saggio sono scaricabili online in formato pdf, qui:
http://gdcedaw.blogspot.com/2011/11/il-riconoscimento-giuridico-dei.html

Riportiamo qui in basso il comunicato (leggi in pdf) di convocazione e ci troviamo venerdì sul Ponte di Mezzo.

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Nel 2010, in Italia, c’erano 127 donne, che non ci sono più.

Nel 2011 c’erano, fino a oggi 21 novembre, 128 donne che non ci sono più.

Sono state uccise per mano di uomini (loro mariti, ex,compagni, parenti o sconosciuti), nel 70% dei casi sono state uccise in casa, la propria o quella del partner o della persona, comunque conosciuta, che ha commesso il delitto.

Questo delitto è il femminicidio: l’uccisione di donne da parte di uomini per motivi di genere.

Si tratta di un fenomeno che si conferma in costante crescita e che ha già raggiunto dimensioni che dovrebbero preoccupare: ogni anno la lista delle donne uccise è sempre più lunga e spaventosa: quest’anno a metà novembre abbiamo raggiunto il numero dell’intero anno 2010, quando le donne uccise furono 8 in più dell’anno precedente, 15 in più che nel 2008, e 20 in più se consideriamo il 2007. Questi dati provengono dalle rassegne stampa che associazioni e blog di donne compiono ormai da anni, ricordiamo per tutte la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna e il blog Femminismo a Sud.

Nell’assenza eclatante di un osservatorio istituzionale che si occupi almeno di registrare un fenomeno di assoluta gravità che, come ha notato l’ONU, indica come pericolosa la situazione complessiva delle donne italiane.

E poi si parla di sicurezza…

I dati, inoltre sono da considerarsi sottostimati anche perché accade di frequente che si risolvano a distanza dianni casi di donne scomparse e di cui si scoprirà solo molto tempo dopo il cadavere e la cui sorte, al momento della raccolta dei dati, è ancora ignota. Vi è poi una zona di sommerso che riguarda le lavoratrici del sesso, le cui uccisioni per mano di clienti non occupano certo le prime pagine dei giornali, al massimo un trafiletto nella cronaca locale: anche in questi casi di uccisioni, in cui può non esservi una relazione consolidata con l’autore, è l’esercizio estremo del medesimo potere di controllo che l’uomo pretende di esercitare sul corpo della donna, che lo induce ad uccidere.

l femminicidio dunque si può considerare un evento consueto che si verifica con una grande ripetitività: non passano tre giorni da un episodio al successivo; anche gli schemi che segue si ripetono.

In questa ripetitività del femminicidio e nella sua tendenza a crescere costantemente ritroviamo le medesime caratteristiche della violenza contro le donne, di cui esso rappresenta la forma estrema.

Il 25 novembre Giornata mondiale contro la violenza alle donne l’Associazione Casa della donna di Pisa vi invita all’iniziativa

Femminicidio mai +

Ore 17-18 Ponte di Mezzo

portate un paio di scarpe e un fiore rosso, ricorderemo le donne che c’erano e non ci sono più, mentre su un grande schermo

faremo scorrere i loro nomi, per dire tutte insieme, come le donne

messicane di Ciudad Juarez, NI UNA MAS, NON UNA DI PIÙ!

ASSOCIAZIONE CASA DELLA DONNA PISA

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